Nel settembre 2022 per una settimana ho passato le mie mattinate alla casa protetta di Cotignola. La coordinatrice Nicoletta Vitali mi ha chiesto di decorare la sala dove si svolgono le attività ricreative e si ricevono i familiari, per alleggerire l’arancio un pò troppo incombente delle pareti e rendere l’ambiente più piacevole.
Mentre lavoravo arrivavano i parenti in visita e, alla spicciolata, i residenti più in salute, una decina, coi deambulatori o accompagnati sulle carrozzine dalle operatrici (è un microcosmo di donne, persino più che al nido). Giulia con pazienza e gentilezza li conduceva nelle attività quotidiane: esercizi per tener viva la mente con piccoli giochi enigmistici, ricordare in che stagione siamo, cosa si raccoglie, ascoltare musica e provare a cantare insieme, fare esercizio fisico, passarsi una palla coi piedi.
Man mano che trascorrevano le giornate e il mio lavoro progrediva, i sorrisi si allargavano e Andreanna ha riconosciuto i tarassachi, coi quali ha raccontato a tutti che da piccola, nei prati, giocava a spegnere la candela. La mattina che si facevano a collage i grappoli d’uva per la festa del vino c’era un allegro chiacchiericcio, ognuno raccontava qualcosa di sé, sovrapponendosi agli altri. Pasqua, che cucinava per i bimbi del nido, il giorno dopo ha chiamato i numeri della tombola con voce chiara e cadenzata, ma bisognava sempre controllare le cartelle perché non tutti i numeri venivano segnati. Un signore ha preferito guardarmi lavorare, ma dopo un pò si è addormentato suscitando la preoccupazione delle operatrici.
Il giovedì è venuta la parrucchiera che taglia i capelli ascoltando il liscio, con gli avventori che aspettano pazienti sulle carrozzine.
Grazie a una raccolta fondi è stato risistemato anche il giardino, così le persone ora possono uscire a godersi un pò il verde, e questo è quanto.